“Coachellula 2019”, la prima edizione del Festival delle band emergenti del territorio ossolano è stato un grande successo. Nonostante il tempo poco favorevole, la manifestazione di sabato 25 maggio 2019 ha potuto contare su un pubblico giovanile numeroso e fortemente coinvolto. I ragazzi hanno potuto raggiungere l’area feste della Pro Loco di Trontano non solo con mezzi propri, ma anche con un servizio navetta gratuita messo a disposizione da DOMO, con partenza dalla Stazione di Domodossola.
“L’obiettivo che era quello di sensibilizzare i giovani alla donazione di midollo osseo e cellule staminali è stato raggiunto – ha detto la presidente Silvia Stelitano – ho maturato una bellissima speranza per il futuro della solidarietà. Inoltre ho visto tantissimi giovani bravi nelle loro performance, nonostante fossero tutti dilettanti qualcuno anche alla prima esibizione. Un ringraziamento anche ai ragazzi delle scuole che sono venuti ad aiutarci nei punti di ristoro. Abbiamo già raccolto qualche volontà di essere donatori di midollo, quello era l’obiettivo : informare, sensibilizzare e soprattutto anche avere nuovi volontari tra le nuove leve. L’obiettivo è stato raggiunto nonostante il tempo incerto. Speriamo di avere un ritorno in termini di iscrizioni alla nostra associazione. Era importante dare il segnale ai ragazzi di essere sempre disponibili a mettersi al servizio degli altri.
Siamo contenti delle sinergie che si formano sul territorio. Sono rimasta emozionata. La cosa che mi ha sorpreso e vedere la bella gioventù che ci circonda. Molte volte critichiamo i nostri giovani. Ho visto in quel frangente – prosegue Stelitano- dei giovani che ci danno una speranza per futuro. Gli iscritti attivi alla nostra associazione sono 1600, ma abbiamo bisogno di rimpinguare il numero dei donatori molti vengono archiviati, o per età o perchè hanno già donato, o per malattia. Più siamo iscritti alle liste dei donatori di midollo osseo e più diamo la possibilità agli ammalati di trovare un donatore compatibile sia sul territorio nazionale, sia nel mondo e questo ci fa ben sperare che tutte le persone ammalate di gravi malattie del sangue possano trovare un donatore. I nostri giovani lo hanno capito. Contiamo di riproporre il festival anche il prossimo anno”.